Il pescatore di spine

Lascio perder le affilate membra
Le deliziose catene che abortisco in strada
Come scheggia di sangue
Che inveisce contro la sabbia
Decantato da poeti meno tristi dei miei libri
E getto reti di puro ferro
In un mare di sospiri liquidi
Cercando come ieri
Di portar cena ai miei umori
Collezionista acerbo
Di spine pregiate
Maledizioni d’avorio
Dipinte di seta
E mentre affoghiamo le dita
In spine che galleggiano sopra la nostra testa
Non temiamo la fonte del nostro dolore
Fino a concederci una nuova ferita
Ai bordi di questo mare di spine

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