Stupido ergo sum…
Un esempio disperato di autocoscienza critica quanto basta a festeggiare un altro anno nel proprio guscio. Siamo consapevoli io e le mie molteplici manie di non voler esser presente, telefonando a GIuda per saper se ci sono sconti, 30 denari sono troppi in tempi di crisi.
Costa anche tradire, costa maledire, costa tutto, ma a noi bastano i soldi, fogli di carta dove abbiamo stabilito quel che noi siamo.
E’ meglio un collezionista con tanti fogli colorati o l’ultimo dei ricchi? Chi risponde? Abbiamo creato banche per raccogliere tutta la nostra collezione e ogni giorno la scambiamo con adesivi su cui vi è scritto “bravo hai fatto il tuo dovere”. Interminabile coda per comprare, una collezione/sfida che ci porta alla tomba. Nessun vincitore fino ad ora. Si muore sempre prima di conoscere quanti fogli uno è riuscito a rubare.
Tempo fa conobbi un tale che per avere due fogli in più uccise un altro tale, ne fui spaventato a tal punto da regalargli un intero rotolo di carta igienica. Non bastò, voleva un altro tipo di fogli.
Ed ecco che torno a non capire il comportamento di quel tale, un foglio vale l’altro, oppure no? Carta igenica non è uguale a Banca d’Italia? hanno due significati identici, metaforicametne parlando, entrambi i fogli servono a qualcosa di assolutamente necessario nella vita di tutti i giorni, Entrambi sono colorati, entrambi sono fatti con cura e in modo speciale, allora che differenza esiste concretamente tra questi tipi di carta? Esiste il valore che diamo, a questo punto posso dar lo stesso valore a una serie di sassi.
Il denaro non esiste, esiste l’incompatibilità di essere noi stessi, aver una ragione logica di sussistere, di sopravvivere a noi stessi, oppure più miseramente, abbiamo dato un valore enorme ai fogli chiamati “carta moneta” mentre era meglio avere più carta igenica nel momento del “bisogno”
Firmato “io c’ero”