Scrivi quando non avrai paura. Quando non sarai offesa dal tentare di esser libera per te stessa. Quando vorrai sentire ancora le parole che ti divertivano il sorriso. Sbagliamo tutti ad ogni bivio del cuore e a tutte quelle scene che vogliamo vedere ma non possiamo più esserne attori.
Allora impiliamo fotogrammi di pellicole. Costruendo muri sulla realtà che invece ci teme. Registi per inventare di altri possibili futuri, così perfetti da spaventarsi.
Scrivi quando non avrai paura e le parole conosceranno un bacio che non tornava da tempo
Month febbraio 2016
Il Sogno dei Sogni
C’era una volta un sogno, che vide tutti gli altri diventare reali e non lui.
Una lunga coda per divenire un enorme splendente sogno di qualcuno.
Ma il sogno che era una stella vedere tutte le altre stelle passare diventò triste e dopo divenne invidioso fino a diventar un sogno stella sempre più scuro e cattivo, pensando a come rovinar gli altri sogni che passavano davanti a lui.
Un giorno la gente sulla terra smise di sognare e la coda divenne silenziosa, tutte le stelle che erano in attesa non ridevano più stupidamente, erano spaventate, non avevano mai sperimentato quella sensazione, non sapevano per cosa esser felici, i sogni non sapevano più esser sognati.
E in quel momento la stella sogno cattiva si stupì, la cattiveria e invidia sparirono poiché aveva capito che solo lui aveva provato altre emozioni, aveva lasciato libere le crudeli pieghe di quello che era, oltre ad un sogno anche una vita, fatta di bene e male, di invidia e stupore.
E fu allora in un atto di infinita crudele gentilezza e amore, che implose fino a diventare un enorme buco nero e ogni sogno stella smise di esser triste gettandosi in un caotico silenzio in quel sogno divenuto morte e vita. Dimenticando di non aver più nessuno per farsi sognare.
E il sogno stella e infine buco nero le abbracciò tutte, senza nessun rimpianto o emozione, una calda calma e nulla diventando lui stesso il sogno di ogni altro sogno che non sa più esser sognato…
Caria G.B.
Il sogno dei sogni – dal prossimo libro – Racconti per odiare la bellezza (titolo provvisorio)
Condannando una donna
Ti strapperò i baci dalle labbra
come una furia senza ritegno
contando i tuoi rintocchi
ad ogni morso del desiderio scontato
Ti sarò spina e roveto
infiammato da una preghiera
per obbligarti a sognare più forte
contandoti le lacrime
che non potrai più amare
Ti consumerò le parole
che hai ripetuto come un rosario di maledizioni
dette sempre al muro sbagliato
sperando diventasse porta e delitto
Ti ruberò quelle parole
incise sul retro del tuo cuore
dove le hai imprigionate arrossendo
per non farle risplendere su una notte distratta
Ti sentirai fiume e a monte
navigando su pece e fuoco d’argento
Sarai una buonanotte consumata
dall’aspettare di sognare
Senza più un solo timore
senza lacrime a debito
lacrime da donna per uomini senza storia
E finalmente sarai libera di amarti senza bugie o peccati
distrutta da ogni carezza senza ipocrisia
Ed io sarò solo un ricordo
un qualcosa da odiare
un cenno da evitare
scartando le ipocrisie a natale….
Io sogno per non contare i passi
Io sogno per non ricordare
di esser partito
dal ventre di una sposa
finto a complice del mio sguardo
del mio pensiero a molla sgualcito
di aver curiosato
sotto pontili di marzapane
quando dover sorridere
era un piacere da egoista in coda
quando aver dovuto amare
era un debito verso se stessi
Io sogno per mortificare la morte
per ricordarle che la mia lapide
sarà un sogno tatuato sul cuore
dove nascondermi per urlare senza fiato
dove un cane sbuca fuori dalla mia tasca
sempre troppo grande per tutte le notti che ho aspettato
malgrado tutto era li a portata di bacio
e dove i mondi che ho percorso
saranno un eco stupendo
da non poterli ignorare
Io sogno per ricordare
che ho amato anche il vento
in deserti di orologi
in cui i rintocchi
rimanevano silenzi spaventosi
Io sogno
perché non ho altro da fare
e le mani che stringo
si spaventano al sole
Io sogno
per troppe ragioni
che ho imparato ad odiare
dove non c’era altro che amore
da improvvisare
Some english version poems
Ho paura del buio
Ho paura del buio
Perché sogna poco
Dimentica i ricordi
Spalanca le finestre
Sopra stelle da odissea
Preferisco l’alba
Quella dove non c’è mai nessuno
Per parlare
Dove ancelle di sale
Sono echi
Di un brutto sogno
Della notte