Aveva solo un fiore e non avrebbe potuto regalarlo a tutti. Decise di attendere tra la folla che spariva in un mostro di ferro sotterraneo. Era peggio di una circoncisione naturale, una castrazione di valori e fumi di alcool. La ragazza viveva bene, non piangeva nemmeno troppo… Lasciava che lui, il marito pensasse anche per lei.A lei bastava fissare il correre della lavatrice con in mano un fiore, aspettando di regalarlo.
Un giorno tutto morì. Nessuno pensava per lei, avrebbero potuto pensarci prima. L’abbandono di un incubo fino a quel momento trattenuto.
Il fiore appassì e non potè più regalarlo. Senza un pensiero altrui che la facesse vivere e agire non poteva continuare.
Oggi
La ragazza senza più il fiore, ha deciso di trovare nuovi petali per un nuovo fiore. Ha iniziato a far crollare muri di cristallo, immolandosi con schegge per farne petali.
Lei come stelo, fiore donato a se stessa, sacrificando la sua mancanza di coraggio per potersi sentire responsabile di vivere.
Ora lei sorride… è un altra bambola che sorride