Ogni tratto si riversa in una preghiera
il silenzio di una notte che attende la luce
come una processione di peccatori mai partiti
Lungo le rive dello stige di una moderna conquista
Il pennello si intinge nell’anima di una speranza
il colore si inarca lungo i paradisi della tua anima volontaria
E senza sosta la follia si disprede sulle finestre
di un tempio provvisiorio
dove la pazienza diventa regina di un secolo
forse non sarà mai adulta la tua preghiera
forse non sarà mai ascoltata
Di certo verrà ripetuta per quanti daranno il loro pianto
alle implorate bellezze dei colori che ti lacrimano ogni volta
Sacrario immortale di luce primordiale
camminando su corridoi bassi e scuri
tralasciando le possibilità che salvano il cuore
Chissà cosa direbbero i santi che dipingi
se vengono torturati dalle tue carezze dipingendoli
o se ti maledicono per riportarli in questa terra folle
fatta di penitenti a cottimo
che appendono la speranza
dimenticandola quando sorridono
Chissà quali strali di colore
danzano
quando la Donna delle Icone
prega dipingendo
Magnificamente… and very subtle sense in such complex theme. This is the first poem about woman-iconographer. Bravo!
With admiration,
Alyona Voloshina
Alyona… is your fault! This poem is inspired after i see your Icon, your Art…. very special
bellissima ovviamente la prendo e la metto fra le mie note…poi se non ti va magari me lo fai sapere ed io la tolgo…e comunque non si sparisce cosi! 😦
Ciao Rita, sempre un piacere vederti apparire. Fai pure non posso che esserne onorato. Dove sono sparito? Sono a Mosca penso di tornare a breve… in altre forme 🙂 per il momento auguri!