La Donna delle Icone

Ogni tratto si riversa in una preghiera

il silenzio di una notte che attende la luce

come una processione di peccatori mai partiti

Lungo le rive dello stige di una moderna conquista

Il pennello si intinge nell’anima di una speranza

il colore si inarca lungo i paradisi della tua anima volontaria

E senza sosta la follia si disprede sulle finestre

di un tempio  provvisiorio

dove la pazienza diventa regina di un secolo

forse non sarà mai adulta la tua preghiera

forse non sarà mai ascoltata

Di certo verrà ripetuta per quanti daranno il loro pianto

alle implorate bellezze dei colori che ti lacrimano ogni volta

Sacrario immortale di luce primordiale

camminando su corridoi bassi e scuri

tralasciando le possibilità che salvano il cuore

Chissà cosa direbbero i santi che dipingi

se vengono torturati dalle tue carezze dipingendoli

o se ti maledicono per riportarli in questa terra folle

fatta di penitenti a cottimo

che appendono la speranza

dimenticandola quando sorridono

Chissà quali strali di colore

danzano

quando la Donna delle Icone

prega dipingendo

 

 

4 pensieri riguardo “La Donna delle Icone

  1. Magnificamente… and very subtle sense in such complex theme. This is the first poem about woman-iconographer. Bravo!
    With admiration,
    Alyona Voloshina

  2. bellissima ovviamente la prendo e la metto fra le mie note…poi se non ti va magari me lo fai sapere ed io la tolgo…e comunque non si sparisce cosi! 😦

    1. Ciao Rita, sempre un piacere vederti apparire. Fai pure non posso che esserne onorato. Dove sono sparito? Sono a Mosca penso di tornare a breve… in altre forme 🙂 per il momento auguri!

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