Le voci di una sentinella di latta

Dove portare
ancora una volta il cuore
Senza che s’annoi di umanità feroce ?
Farlo giocare fino a sera
Nel campo aperto di un confine
Così male informato
Da saper troppo dei molti
Delle visioni dei pazzi
Dei monologhi dell’ altrui malocuore
Non lo porterò a giocar con voi
Non nel suo inviolabile cinismo
Che lo innalza alla dolcezza dei miracoli
Di chi attende un gesto tanto comune
Da rendersi raro

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