Il giardino di spine

Mantengo una vita dentro questi cristalli di nulla
vorticosi sciami di pensieri
che si spostano ogni volta che passa il vento
la cenere dei sogni
piove sulle mani di chi prega ancora
mentre il tempio
è in rovina dai troppi
"come stai"


non tenere spine dentro sorridile via
Lasciale a chi deve dipingere il passato
i giorni di ieri che non lascia scorrere
le paure di un tempo che si ripete all'infinito
Dio ci ha creati ad immagine e somiglianza di un suo sogno
Ma la vittoria dei nostri bisogni
ci ha trasformati in incubi
fatti da bambini che ancora si svegliano urlando
ogni giorno
nella forma di una finestra aperta
e dove un vento
ci ripete
"ti aspettiamo"

Giardinieri di un  giardino di spine
che dai suoi frutti di profano e meraviglioso
sotto la pioggia che lava i nostri domani
piantiamo semi di un futuro comune
senza rimpianti
senza sogni
senza che nessuno
ci dica
ti amo

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