La colpa è un futuro dalla pelle di serpente

Mi prese per mano
Quel senso di vuoto
Che solo la vertigine del mio vagare nell’ abisso
Poteva offrirmi
Erano domande sulla pelle di giochi sul prato
Gigli strappati dai richiami di adulti
Troppo distanti dai nostri perfetti mondi
Le suore e il loro esser impotenti spose
Le loro false storie d’amore
Tengo ancora stretta la pelle di serpente che una di loro mi regalò al termine dell’asilo
Sconfesso i miei peccati madre
Poiché dovrò ancora peccare

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