Il cestino dei ricordi

Portici al contrario di una percezione geometricamente sbagliata
Sono scale d’avorio su cui passo pesante e insistente
Cammino fino all’orlo di un sospiro per scrutare l’abisso del mai detto
Ho pochi sogni a cui obbedire e tutti han fiamme di sangue vivo
che danzano isteriche
Siamo polvere e polvere non torneremo se non in vite passate
I ricordi assumono forme di giare da cui sgorga vino e miele
Ho un desiderio che si sta trasformando in un aquila ferita
sta inventandosi altre canzoni per non morire…
Cerco e cercherò fino a quando non mi avranno trovato..

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